Ci sono arrivato, alla fine, dopo anni di tentativi, come quando trovi l’uscita da un labirinto.
Vivere me lo ha insegnato mia nonna, Elia.
Mi ha insegnato la vera misura delle cose. Di quanto il cibo come il vino siano sacri, guai a sprecarli o ad abusarne, perché sono doni della terra, guadagnati con la fatica. Mi ha insegnato quanto poco possa bastare per essere felici, trovando un equilibrio tra il sacrificio e la soddisfazione. Una vita semplice, misurata ma mai monotona.
Questi sono i principi che mi hanno guidato e riportato qui a Sospirolo, a piantare un vigneto nelle mie terre natie.
Mi hanno guidato nella coltivazione e nella vinificazione, senza veleni ne forzature, ogni anno diverso ma sempre sincero e vero. In campo il lavoro lo svolgo gran parte a mano da solo o in compagnia di amici quando ce ne è tanto e i ritmi della natura dettano i tempi. Ma trovo sempre il tempo per fermarmi ad ascoltare i grilli e gli uccelli che cantano o a fare una chiacchierata seduti sull’erba.
Niente corse, affanni e stress per produrre di più di quello che ci serve per vivere ed essere soddisfatti.
Cercate le cose che vi fanno stare bene e allontanate quelle che vi fanno stare male. E se non riuscite a distinguerle, chiedete consiglio, fino a quando non troverete la risposta.